Mercati – Finale in rosso per Milano (-0,9%) e le altre piazze europee

Le borse del Vecchio Continente chiudono in prossimità dei minimi intraday, con il Ftse Mib in calo dello 0,9% a 25.077 punti. Sottotono anche il Dax di Francoforte (-1,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,9%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%), mentre contiene la perdita il Ftse 100 di Londra (-0,2%). A Wall Street scambiano poco mossi Dow Jones (-0,1%), S&P500 (flat) e Nasdaq (+0,2%).

In giornata sono stati diffusi gli indici Pmi di Markit di giugno relativi all’attività economica nei principali Paesi europei e degli Usa. In particolare, l’indicatore composito dell’eurozona ha evidenziato il tasso di crescita più rapido degli ultimi 15 anni (59,2 punti), grazie alla riapertura dell’economia dalle restrizioni anti Covid-19 e all’ottimismo alimentato dall’avanzamento della campagna vaccinale.

Negli Usa, il settore manifatturiero mostra la miglior performance dal 2007, mentre si attenua, ma resta importante, la crescita dei servizi. Inaspettatamente in calo le vendite di nuove abitazioni, per via dei prezzi elevati.

Sullo sfondo, gli operatori continuano a ponderare gli ultimi segnali in tema di politica monetaria, all’indomani delle rassicurazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Il chairman ha ribadito che l’accelerazione dell’inflazione sarà transitoria, aggiungendo che la banca centrale pazienterà prima di aumentare il costo del denaro. Una visione confermata anche da altri esponenti dell’istituto di Washington, secondo cui le discussioni sul tapering sono ancora lontane.

Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,195 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 110,8. Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio con il Brent (+1%) a 75,6 dollari e il Wti (+0,9%) a 73,5 dollari, dopo il calo delle scorte Usa evidenziato dai dati dell’Energy Information Administration sulle scorte americane.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp si amplia leggermente a 107 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento allo 0,89%.

Tornando a Piazza Affari, prevalgono le vendite fra le aziende maggiormente capitalizzate. In calo soprattutto Inwit (-2,7%), Diasorin (-2,6%) e Atlantia (-2,6%), mentre resistono Nexi (+0,9%), Tenaris (+0,7%), Fineco (+0,6%), Campari (+0,45%) ed Eni (+0,1%).