Global Markets Auto – Tesla avvierà la produzione di energia green in Cina

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore auto:

In rialzo le principali borse europee. Il Ftse Mib avanza dell’1,2%, mentre il Dax e il Ftse 100 guadagnano rispettivamente lo 0,9% e lo 0,5%. A Wall Street, Nasdaq e Dow Jones avanzano dello 0,7%, mentre lo S&P 500 guadagna lo 0,5%.

Tesla ha inaugurato la sua prima stazione di ricarica in Cina con propri impianti di produzione di energia solare e di accumulo energetico. La stazione di ricarica nella città di Lhasa genererà energia dalla luce solare e la immagazzinerà negli impianti di accumulo di energia per la ricarica dei veicoli elettrici. Tesla è entrata nel settore del solare nel 2016 con l’acquisto da 2,6 miliardi di dollari di SolarCity con sede in California, e ha affermato di essere desiderosa di sviluppare la propria attività energetica.

Il cda di Europcar ha respinto un’offerta che l’avrebbe valorizzata 2,2 miliardi di euro da parte di un consorzio guidato da Volkswagen. Dopo aver studiato questa proposta attentamente, il cda della società ha concluso che il prezzo di 0,44 euro ad azione non riflette il pieno valore e le potenzialità di creazione di valore. Ulteriori discussioni potrebbero aver luogo ma la società non intende commentarle a meno che non sia richiesto dalla legge. Secondo Bloomberg la proposta sarebbe stata presentata da Volkswagen, assieme al fondo d’investimento Attestor e al conglomerato dei trasporti olandese Pon Holdings. Il gruppo tedesco, che aveva venduto Europcar nel 2006 al fondo di private equity Eurozeo per 1,26 miliardi, punterebbe ad ampliare l’offerta di servizi di mobilità, inclusi servizi di noleggio e leasing per i veicoli elettrici, dando accesso ad ulteriori canali di vendita per la sua emergente flotta di auto elettriche.

Skoda interromperà temporaneamente la produzione nel suo stabilimento di Kvasiny, in Repubblica Ceca, nella settimana che avrà inizio il prossimo 28 giugno, e interromperà parzialmente la produzione in altri stabilimenti a causa della carenza di chip.