Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato un +0,9%, sostanzialmente in linea al corrispondente europeo (+1%) ma al di sotto del Ftse Mib (+1,4%).
Seduta positiva per le borse europee, spinte dai nuovi record di Wall Street e dalle rassicurazioni delle banche centrali. La Fed ha ribadito il sostegno dopo i segnali parzialmente restrittivi emersi dall’ultima riunione e il bollettino della Bce ha confermato che è troppo presto per ritirare gli stimoli, in quanto la ripresa rimane soggetta a rischi. Sopra le attese l’indice Ifo, Pil Usa confermato a +6,4% nel primo trimestre.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 105 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,87%.
Tornando alle società del comparto, tra le big ha fatto meglio Terna (+1,6%). Segue Snam (+1,2%) che ha concluso con successo l’emissione del suo quarto Transition Bond da 500 milioni con scadenza 30 giugno 2031, i cui proventi verranno utilizzati per finanziare progetti nella transizione energetica.
Hera (+0,7%) ha collaborato con Bureau Veritas alla realizzazione di 122 giornate di audit, tra i mesi di febbraio e maggio per il rinnovo 2021 delle certificazioni dei sistemi di gestione di qualità, ambiente e sicurezza (ISO 9001:2015, ISO 14001:2015 ed ISO 45001:2018).
Tra le mid, in evidenza Falck (+2,9%). In frazionale Erg (+0,6%) che ha perfezionato l’accordo con FPCI Capenergie 3, fondo gestito dal private equity investor parigino Omnes Capital, per l’acquisizione del 100% di Omniwatt, società di diritto francese titolare di un portafoglio eolico e solare con potenza complessiva installata di 80 MW.
Tra le small, l’assemblea di Edison (0,0%) ha deliberato di appostare in bilancio un vincolo fiscale per un importo complessivo di 1.572.280.356,02 euro su una corrispondente quota parte del capitale sociale.
E’ alle battute finali l’asta per l’eolico di Glennmont (315 MW) in Sud Italia. In corsa ci sarebbero alcuni big industriali come A2A (+0,8%), Enel (+0,8%), Eni ed Edison.