Mercati asiatici – Seduta debole, Giappone sulla parità in avvio di settimana

Giornata debole per le principali piazze finanziarie asiatiche dopo la seduta in rialzo di Wall Street che ha raggiunto un nuovo massimo, mentre gli investitori guardavano avanti agli indicatori sull’attività manifatturiera di Giappone, Cina e Corea del Sud.

La produzione si sta riprendendo dal crollo dello scorso anno, ma deve far fronte a carenze di chip del processore e altre interruzioni.

Il tutto in un clima che oscilla tra l’ottimismo per la ripresa economica supportata dal lancio dei vaccini contro il coronavirus e il disagio che le banche centrali possano ritirare gli stimoli per raffreddare l’aumento dell’inflazione.

Il presidente della banca centrale americana, Jerome Powell, nei giorni scorsi, parlando al Congresso ha confermato che le pressioni inflazionistiche sono temporanee. Powell ha spiegato che i tassi di interesse non saranno alzati troppo rapidamente basandosi solo sui movimenti dell’inflazione.

Alcuni esponenti della Fed hanno parlato della possibilità di rallentare gli acquisti di asset in anticipo rispetto ai tempi previsti, mentre altri si sono espressi su un possibile rialzo dei tassi già a fine 2022.

Focus anche sul piano infrastrutturale da 1.200 miliardi da realizzare in 8 anni su cui è stato trovato l’accordo bipartisan, come annunciato venerdì dal presidente Joe Biden.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si fissa a 1,1931 mentre il dollaro/yen si muove in area 110,69. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent a 75,31 dollari al barile (-0,1%) e il Wti a 74,11 dollari (+0,1%). Oro a 1.784,15 dollari l’oncia (+0,4%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina in frazionale Shanghai e Shenzhen rispettivamente a -0,3% e +0,5%. Hong Kong a -0,1%.

In Giappone Nikkei e Topix sulla parità rispettivamente -0,1% e +0,1%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di venerdì a Wall Street: Dow Jones (+0,7%), S&P 500 (+0,3%) e Nasdaq (-0,1%).