Le borse europee perdono terreno nel corso della giornata e chiudono in prossimità dei minimi, in un mercato condizionato dalle preoccupazioni legate alla variante Delta del virus.
Il Ftse Mib termina in calo dell’1,1% a 25.227 punti, in rosso come l’Ibex 35 di Madrid (-1,9%), il Ftse 100 di Londra (-0,9%), il Cac 40 di Parigi (-1%) e il Dax di Francoforte (-0,3%).
Oltreoceano, avanza il Nasdaq (+0,6%) mentre l’S&P500 è sostanzialmente invariato e il Dow Jones cede lo 0,6%.
La diffusione della variante indiana sta portando alla reintroduzione di restrizioni per limitare i contagi, con ripercussioni sui comparti ciclici e in particolare sui titoli legati al settore dei viaggi e del turismo, mentre a beneficiarne sono soprattutto i tecnologici.
Nel frattempo, i mercati rimangono sensibili ai dibattiti su eventuali ritiri anticipati degli stimoli straordinari da parte delle banche centrali, nonostante le rassicurazioni degli ultimi giorni sul mantenimento di una politica monetaria accomodante e in attesa del Job Report statunitense in agenda venerdì.
Sul fronte macro, l’indice manifatturiero della Fed di Dallas è sceso a 31,1 punti a giugno, deludendo le stime degli analisti.
Sul Forex, l’euro/dollaro poco mosso a 1,193 mentre il cambio tra biglietto verde e yen è in lieve calo a 110,55.
In ribasso le quotazioni del greggio dopo gli acquisti dell’ultima settimana, con il Brent (-1,4%) a 74,4 dollari e il Wti (-1,3%) a 73,1 dollari, in attesa della riunione dell’Opec+ di giovedì.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 106 punti base, con il rendimento del decennale italiano in ribasso allo 0,88%. In giornata il Tesoro ha collocato 6,5 miliardi di euro di Bot semestrali con rendimenti in calo a meno 0,521%.
Tornando a Piazza Affari, fra le big cap arretrano soprattutto Tenaris (-3,3%), Bper (-3,2%), Unicredit (-3,1%) e Banca Mediolanum (-3,05%). In controtendenza alcuni titoli più difensivi come Terna (+0,8%), Ferrari (+0,7%), Diasorin (+0,6%) e Stm (+0,5%).