Mercati – Peggiorano nel corso della mattinata, Ftse Mib (-1,2%) in area 25.000 punti

Prima parte di seduta negativa per le borse europee, condizionate dal peggioramento dei futures di Wall Street, in un clima appesantito dalle rinnovate preoccupazioni per il virus.

A Piazza Affari il Ftse Mib arretra dell’1,2% poco sopra quota 25.000 punti, in linea con il Ftse 100 di Londra (-0,7%) e il Cac 40 di Parigi (-1,1%), il Dax di Francoforte (-1,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,4%). In ribasso tra lo 0,2% e lo 0,4% i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, prima dei dati Adp sull’occupazione nel settore privato, in vista del job report ufficiale in calendario venerdì.

I timori per la diffusione della variante delta del Covid sono tornati ad offuscare i segnali di ripresa dell’economia globale, facendo temere per un recupero meno rapido di quanto pronosticato a causa di nuove restrizioni alle attività e agli spostamenti.

Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, i dati cinesi hanno evidenziato una stabilizzazione della crescita con il Pmi manifatturiero a 50,9 punti e il non manifatturiero (servizi e costruzioni) a 53,5 punti.

L’inflazione preliminare dell’eurozona a giugno si è attestata all’1,9% tendenziale, in rallentamento rispetto al 2% di maggio. In Italia, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo preliminare registra un aumento dell’1,3% su base annua, poco al di sotto del consensus (+1,4%) ma in accelerazione rispetto al mese di giugno 2020 (+1,2%).

Intanto sul Forex l’euro/dollaro è sostanzialmente stabile in area 1,189, così come il cambio tra biglietto verde e yen a 110,5.

Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio con il Brent (+0,8%) a 74,9 dollari e il Wti (+1%) a 73,7 dollari, dopo il calo delle scorte Usa evidenziato dal report Api e in attesa dei dati ufficiali dell’Energy Information Administration di oggi pomeriggio.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 105 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,86%.

Tornando a Piazza Affari, Unipol Gruppo (+4,1%) viaggia in controtendenza fra le big, dopo che Koru Spa ha comunicato l’intenzione di acquistare 24 milioni di azioni, pari a circa il 3,35% del capitale sociale, ad un prezzo d’acquisto massimo superiore del 6,6% rispetto alla chiusura di ieri. In calo invece soprattutto Banca Mediolanum (-2,1%), Cnh (-2,1%), Pirelli (-2%) ed Enel (-2%).