Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore banche:
In rialzo i principali listini europei. Il Ftse 100 guadagna l’1,3%, il Ftse Mib lo 0,8% e il Dax lo 0,5%. A Wall Street, Dow Jones e S&P 500 a +0,2%, mentre il Nasdaq guadagna lo 0,1%.
Credit Suisse (+0,3%) starebbe valutando di accentrare le sue attività di gestione patrimoniale, ponendo fine all’attuale organizzazione basata principalmente sulle responsabilità per aree-regioni. Una parte del top management, inoltre, vedrebbe a questo punto come possibile l’ipotesi di una fusione con UBS (+0,4%). Lo si apprende da Reuters.
Credit Suisse prevede di decidere su una nuova strategia entro la fine dell’anno, ha affermato il presidente Antonio Horta-Osorio in un’intervista. La banca è reduce dagli impatti dei recenti default Greensill e Archegos.
Deutsche Bank (+0,5%) ha nominato Glenn Morgan come Ceo permanente della sua divisione in Australia, quasi un anno dopo aver preso la carica ad interim.
Morgan Stanley (-0,6%) ha acquistato 28.289 azioni di Grayscale Bitcoin Trust per il suo Europe Opportunity Fund, un fondo comune che detiene una varietà di società con sede in Europa sia dentro che fuori lo spazio tecnologico. Il fondo investe normalmente almeno l’80% del suo patrimonio in titoli azionari emessi da società europee.
HSBC (+0,8%) è stata accolta con successo nella blockchain privata regionale Know-Your-Customer (KYC), sostenuta dal governo di Dubai. HSBC mira a migliorare il processo KYC per gli investitori locali e i clienti aziendali sfruttando la tecnologia blockchain.
Le entrate da corporate e investment banking di Citigroup (-0,4%) per la sua attività in Arabia Saudita sono “quasi triplicate” dal ritorno nel regno nel 2018, ha affermato a Reuters Rizwan Shaikh, capo del corporate banking dei mercati emergenti EMEA della banca americana.
Il gruppo dei pagamenti Worldline ha siglato un accordo con Bnl, gruppo Bnp Paribas (0,0%), per una partnership strategica nel merchant acquiring in Italia. Worldline acquisterà l’80% di Axepta Italia, in cui Bnl manterrà il 20%, sulla base di un enterprise value di 220 milioni. Il closing è atteso tra fine 2021 e inizio 2022.