L’indebitamento netto del Gruppo Trevi al 31 maggio 2021 ammonta a circa 283,7 milioni (293,6 milioni includendo le attività finanziarie non correnti), in diminuzione rispetto ai 285,5 milioni di fine aprile (295,7 milioni includendo le attività finanziarie non correnti).
Al 31 maggio 2021 le reazioni dei creditori possono essere sintetizzate come segue:
– relativamente alla Società, non si registrano situazioni di carenza degli approvvigionamenti e delle forniture;
– relativamente al Gruppo Trevi, non si registrano situazioni di carenza degli approvvigionamenti e delle forniture; sono stati ricevuti alcuni solleciti e ingiunzioni da
fornitori a fronte di rapporti commerciali. Il valore in aggregato di tali posizioni è pari a circa 1,1 milioni di euro di cui circa 0,2 milioni sono stati oggetto di accordi di ricomposizione, e circa 0,9 milioni sono in corso di ricomposizione.
Il 24 febbraio 2021 Trevifin ha informato il mercato circa l’avvio delle interlocuzioni
con le banche aderenti all’Accordo di Ristrutturazione per individuare delle
modifiche agli accordi in essere necessarie per fare fronte al prevedibile mancato rispetto di
uno dei parametri finanziari stabiliti nell’Accordo di Ristrutturazione in occasione
dell’approvazione del bilancio consolidato per l’esercizio 2020.
La Società proseguirà le interlocuzione con le banche aderenti all’Accordo di Ristrutturazione per arrivare alla sottoscrizione di un accordo di moratoria e standstill finalizzato a disciplinare la fase corrente e a garantire la prosecuzione del business, nell’interesse di tutte le parti coinvolte e in generale degli stakeholder del Gruppo Trevi.
Tale accordo mira a recepire le richieste formulate dalla Società in merito a waiver sui parametri finanziari al 31 dicembre 2021, al reset dei covenant finanziari per il periodo 2021-2024 in linea con il piano industriale aggiornato 2021-2024 e al rinvio di alcune scadenze di pagamento previste per il 2021.