UniCredit ha collocato oggi un’emissione di strumenti Additional Tier1 destinata ad investitori istituzionali, per un totale di 750 milioni.
UniCredit ha deciso di procedere con l’operazione allo scopo di continuare a rafforzare la propria base di capitale, sfruttando la finestra di mercato positiva.
Gli strumenti di tipologia Additional Tier1 contribuiscono a rafforzare il Tier1 ratio e completano il piano di funding di UniCredit per il 2021 per questa tipologia di strumento.
L’emissione avviene a seguito di un processo di bookbuilding, che ha prodotto una domanda per oltre 2,25 miliardi da parte di più di 180 investitori, consentendo di rivedere al ribasso la guidance, inizialmente indicata in area 4,875%, e di fissare la cedola al 4,45 per cento.
Il bond è stato distribuito a diverse tipologie di investitori istituzionali, quali fondi (82%), assicurazioni & fondi pensione (9%), hedge funds (5%) e banche (4%).
Il tutto con la seguente ripartizione geografica nell’allocazione finale: UK (47%), Francia (14%), Germania/Austria/Svizzera (9%), Italia (9%), Nord America Off-Shore (8%), Medioriente/Asia (6%), altro (7%).
Il trigger del 5,125% sul Common Equity Tier1 (CET1) prevede che, qualora il coefficiente CET1 del gruppo o di UniCredit scenda al di sotto di tale soglia, il valore nominale dei titoli sarà ridotto temporaneamente dell’importo necessario a ripristinarne il livello, tenendo conto anche degli altri strumenti con caratteristiche similari e stesso livello di subordinazione.
I titoli sono perpetui (con scadenza collegata alla durata societaria di UniCredit) e possono essere richiamati dalla banca, soggetto al rispetto dei requisiti regolamentari applicabili, in qualsiasi giorno di calendario nel semestre che inizia il 3 dicembre 2027 e termina il 3 giugno 2028 e successivamente in qualsiasi data di pagamento cedola.
La cedola a tasso fisso riconosciuta fino a giugno 2028 è pari al 4,45% all’anno pagata su base semestrale; in seguito, se non verrà esercitata la facoltà di rimborso anticipato, la stessa verrà ridefinita ad intervalli di 5 anni sulla base del tasso swap di pari scadenza vigente al momento e maggiorato di 460,6 pb, calcolato su base annuale e rideterminato su base semestrale come da prassi di mercato.
Come previsto dai requisiti regolamentari, il pagamento della cedola è pienamente discrezionale. Il rating atteso da Moody’s è ‘Ba3’.