Mercati asiatici – In rosso Cina e Hong Kong all’indomani del duro discorso del presidente Xi

Seduta contrastata per le maggiori piazze asiatiche all’indomani del duro discorso del presidente cinese Xi Jinping in occasione delle celebrazioni per il centenario del Partito Comunista Cinese.

Xi ha avvertito che chiunque tenti di fare il prepotente con la Cina “affronterà teste rotte e spargimento di sangue”. Un avvertimento che sembra rivolto agli Stati Uniti e ad altri che hanno criticato le politiche commerciali e tecnologiche della Cina, l’espansione militare e il rispetto dei diritti umani.

E proprio negli Usa, a Wall Street, l’S&P 500 giovedì ha toccato un nuovo record in previsione dell’uscita nel pomeriggio del dato sui non farm payroll di giugno. I dati recenti hanno fornito segnali incoraggianti di una ripresa costante dalla pandemia.

Gli economisti intervistati da FactSet prevedono che l’economia degli Stati Uniti ha creato 675.000 posti di lavoro il mese scorso e il tasso di disoccupazione è sceso al 5,7%.

E il rapporto sull’occupazione di giugno è tenuto sotto stretta osservazione come un potenziale indicatore per quando la Federal Reserve potrebbe iniziare ad allentare i suoi acquisti di obbligazioni e altre misure che hanno mantenuto bassi i tassi di interesse.

I timori di inflazione si sono in qualche modo attenuati, ma gli investitori stanno ancora cercando di capire se l’aumento dell’inflazione sarà temporaneo o più duraturo.

Tornando in Asia, Fitch Solutions prevede in un rapporto che l’economia giapponese inizierà a riprendersi man mano che un numero crescente di persone viene vaccinato per il COVID-19. Il ritmo della campagna vaccinale in Giappone è più o meno lo stesso del resto dell’Asia, con circa il 10% della popolazione completamente vaccinata, ma in ritardo rispetto agli Stati Uniti e a gran parte dell’Europa.

“La ripresa delle vendite al dettaglio e della fiducia dei consumatori si baserà sulla capacità del governo di vaccinare un numero sufficiente di popolazione, in modo da consentire il graduale allentamento delle restrizioni”, ha affermato Fitch.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si fissa a 1,1840 mentre il dollaro/yen si muove 111,59. Tra le materie prime, petrolio in frazionale calo con il Brent a 75,66 dollari al barile (-0,2%) e il Wti a 75,09 dollari (-0,2%). Oro a 1.778,80 dollari l’oncia (+0,1%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente l’1,8% e l’1,6%. Si allinea Hong Kong (-1,7%).

In Giappone il Nikkei e il Topix hanno rispettivamente guadagnato lo 0,2% e lo 0,7%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Russell 2000 (+0,8%), S&P 500 (+0,5%), dal Dow Jones (+0,4%) e dal Nasdaq (+0,1%).