Mercati – Incerti prima del job report Usa, Piazza Affari al palo

Borse europee poco mosse, così come i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, prima dei dati di giugno sul mercato del lavoro statunitense. Il Ftse Mib di Milano viaggia poco sopra la parità (+0,1%) in area 25.300 punti. Variazioni contenute anche per il Dax di Francoforte (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (flat) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%).

L’attenzione è prevalentemente rivolta al Job Report americano, da cui si attendono 720 mila nuovi impieghi e un tasso di disoccupazione in calo al 5,6%. Una lettura particolarmente solida potrebbe alimentare le aspettative di una riduzione anticipata degli stimoli da parte della Fed.

Secondo il Fondo monetario internazionale, la banca centrale statunitense potrebbe iniziare a diminuire gli acquisti di bond mensili nella prima metà del 2022 e probabilmente dovrà alzare i tassi di interesse tra la fine dell’anno prossimo e l’inizio del 2023.

Sempre in tema banche centrali, è in programma nel primo pomeriggio anche un discorso di Christine Lagarde, presidente della Bce.

Dall’agenda macroeconomica sono già giunti i dati di maggio sui prezzi alla produzione industriale dell’Eurozona, in aumento dell’1,3% su base mensile, poco sopra il consensus (+1,2%), dopo il +0,9% di aprile.

Intanto gli operatori continuano a monitorare la diffusione del virus, che negli ultimi giorni è tornato a far temere per una ripresa meno agevole del previsto. Notizie confortanti però arrivano da Johnson & Johnson, il cui vaccino è in grado di neutralizzare la variante Delta che sta costringendo diversi Paesi dell’aria Asia-Pacifico a reintrodurre restrizioni, tra cui un lockdown a Sydney.

Sul Forex l’euro/dollaro scivola a 1,1825 mentre il cambio tra biglietto verde e yen è poco mosso a 111,5.

Tra le materie prime arretrano leggermente le quotazioni del greggio con il Brent (-0,25%) a 75,6 dollari e il Wti (-0,2%) a 75,1 dollari, restando comunque sui massimi da ottobre 2018 dopo il meeting Opec+ che ha rinviato la decisione sull’aumento della produzione a causa di divergenze interne.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale lievemente sopra 101 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,79%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap si mantiene in rialzo Nexi (+1,5%) seguita da Telecom Italia (+1,3%), che continua a beneficiare delle indiscrezioni sulla rete unica. Deboli invece Buzzi Unicem (-0,9%) e Unicredit (-0,9%).