Variazioni molto contenute in questa prima metà di seduta con gli investitori in attesa di nuovi spunti operativi.
Listini continentali cauti con il Ftse Mib che oscilla intorno alla parità.
Gli investitori mantengono lo sguardo puntato in particolare sul job report Usa, in uscita nel pomeriggio, nel tentativo di capire quando la Fed potrebbe decidere di ridimensionare gli stimoli.
Il Fondo monetario internazionale ha affermato che la banca centrale americana inizierà probabilmente a ridurre gli acquisti di asset nella prima metà del 2022 e aumenterà i tassi di interesse tra fine anno prossimo e inizio 2023.
Nel frattempo, Christine Lagarde, presidente della Bce, ha dichiarato, in un’intervista, che “Abbiamo concordato di mantenere in vigore le misure di stimolo almeno fino a marzo 2022, e in ogni caso fino quando non valuteremo che la fase della crisi di coronavirus sia stata superata. Sebbene la ripresa stia iniziando ad avviarsi, rimane comunque fragile”.
Tornando all’obbligazionario il rendimento del decennale è sostanzialmente stabile allo 0,79% (-1 bp) con uno spread a 102 punti (+2 bp).
Al di là dell’Atlantico altrettanto poco mosso il tasso del T-Bond all’1,45% mentre sul forex il cambio euro/dollaro ridiscende sotto quota 1,183.