Global Markets Auto – Daimler al centro di un possibile caso dieselgate in Germania

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore auto:

In rialzo i principali listini europei. Il Dax avanza dell’1,1%, il Ftse 100 e il Ftse Mib guadagnano rispettivamente lo 0,5% e lo 0,2%. A Wall Street Nasdaq a +0,3%, S&P 500 a +0,2%, Dow Jones a +0,1%.

In Germania è stata avviata una class action nei confronti di Daimler per un possibile caso di dieselgate. Questa mattina la federazione delle associazioni tedesche dei consumatori Vzbv ha depositato al tribunale di Stoccarda una class action contro Daimler, sostenendo che il produttore di auto Mercedes ha “deliberatamente installato dispositivi” per truccare i dati sulle emissioni di Co2 su “diversi modelli venduti” in Germania. Vzbv punta a ricevere un risarcimento per gli acquirenti delle auto con motore Om 651, in particolare Mercedes Glc e Glk, stimando che nel Paese ci sono circa 50 mila vetture potenzialmente interessate. La federazione ha già avviato una causa analoga contro il gruppo Volkswagen con il quale si è arrivati a un accordo che è costato al colosso tedesco dell’auto 750 milioni di euro, per indennizzare oltre 235mila clienti.

Si ricorda che, sempre nell’ambito dello scandalo dieselgate, ad agosto 2020 Daimler aveva trovato un accordo per chiudere una causa collettiva negli Usa con il pagamento di 2,2 miliardi di dollari.

Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, ha affermato: “Sono mesi che parliamo sia con l’Europa sia con Stellantis per la realizzazione di una gig-afactory per la produzione di batterie in Italia. Dobbiamo potenziare la nostra capacità di autonomia tecnologica, non solo per le batterie, ma anche per tutto quello che serve a mettere in pratica la transizione”. Ha poi proseguito il Ministro: “Quelle su una giga-factory per le batterie sono grandi partnership pubblico-privato che non possono essere fatte a livello nazionale ma devono essere realizzate tramite filiere europee, come ha fatto la Germania, come ha fatto la Francia, e dobbiamo allinearci a questo modello”.