Mercati – Milano riduce i guadagni e chiude a +0,2%, focus su verbali Fed

Le borse europee chiudono perlopiù positive, mentre Wall Street viaggia contrastata in attesa delle minute della Fed in uscita stasera.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 25.284 punti. Guadagni più consistenti per il Dax di Francoforte (+1,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,7%), più arretrati il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%).

Oltreoceano, avanzano Dow Jones (+0,3%) e S&P500 (+0,2%), mentre il Nasdaq cede lo 0,2% aspettando i verbali della banca centrale americana da cui gli operatori cercano eventuali indicazioni sulle tempistiche di ridimensionamento degli stimoli, anche se gli ultimi dati macro hanno allontanato tale prospettiva.

L’azionario globale si mantiene in prossimità dei massimi assoluti, ma il clima sui mercati resta condizionato da alcuni fattori di incertezza, tra cui le pressioni inflazionistiche e la diffusione della variante Delta, oltre alle tensioni interne all’Opec+ e la stretta di Pechino sul comparto tecnologico.

In mattinata, la Commissione europea ha diffuso le previsioni economiche aggiornate, rivedendo al rialzo le stime sul Pil (+4,8% nel 2021, +4,5% nel 2022) e sull’inflazione (+1,9% quest’anno e +1,4% il prossimo) dell’eurozona e affermando che l’economia tornerà al livello pre-crisi già nel quarto trimestre 2021. Per quanto riguarda l’Italia, Bruxelles ha migliorato la stima sul Pil 2021 a +5%, mentre la previsione per l’anno successivo scende a +4,2%.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti anche i dati deludenti sulla produzione industriale tedesca di maggio (-0,3% mensile) e sulle vendite al dettaglio in Italia, sempre a maggio (+0,2% rispetto ad aprile).

Sul Forex, l’euro/dollaro arretra ancora in area 1,18 mentre il cambio tra biglietto verde e yen resta poco mosso a 110,7.

Tra le materie prime restano volatili le quotazioni del greggio in scia al mancato accordo dell’Opec+ per aumentare l’offerta, con il Brent (-1,8%) a 73,2 dollari e il Wti (-2,1%) a 71,8 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia leggermente a 103 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,73%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano soprattutto Recordati (+3,3%), Buzzi Unicem (+2,9%) e Interpump (+2,3%). In calo invece Unicredit (-1,6%), Telecom Italia (-1,9%) e Saipem (-2,8%).