Terna – Oltre 18 mld di investimenti (+25%) per la transizione ecologica nel nuovo piano decennale di sviluppo

Terna ha presentato oggi il nuovo Piano di Sviluppo 2021 della rete elettrica di trasmissione nazionale: 18,1 miliardi di investimenti nei prossimi 10 anni, +25% rispetto al precedente piano decennale, per abilitare la transizione energetica, favorendo lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili, contribuendo significativamente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del Green Deal e dando un importante impulso alla ripresa economica del Paese.

Il Piano di Sviluppo decennale è stato elaborato in base ai più aggiornati scenari predisposti da Terna su indicazione dell’ARERA: l’incremento della domanda e della produzione da rinnovabili, che secondo gli obiettivi definiti nell’attuale Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) dovrà arrivare a una quota del 55% nel 2030, richiederà infatti un coerente adeguamento della rete elettrica nazionale.

Gli interventi previsti dalla società guidata da Stefano Donnarumma saranno perciò fondamentali per integrare le fonti rinnovabili, portando alla progressiva chiusura delle centrali a carbone e riducendo in modo significativo le emissioni in atmosfera, in linea con i target del PNIEC, fino ad arrivare a zero emissioni al 2050.

Nel nuovo Piano di Sviluppo, che, in base alla normativa, a partire dal 2021 avrà cadenza biennale, Terna ha programmato oltre 30 nuovi progetti infrastrutturali, dando elevata priorità a tutti gli interventi ritenuti strategici per l’intero sistema elettrico nazionale.

I forti investimenti nelle reti di trasmissione elettrica serviranno a incrementare la magliatura, a rinforzare le dorsali tra Sud (dove maggiore sarà la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili) e Nord (dove è più sostenuta la domanda di energia elettrica), a potenziare i collegamenti fra le isole e la terraferma e all’interno delle isole, a sviluppare le infrastrutture nelle aree più deboli, al fine di migliorarne la resilienza, l’efficienza, la sostenibilità e l’integrazione delle rinnovabili.

Significativi i benefici per cittadini e ambiente, in termini di riduzione delle emissioni climalteranti in atmosfera e di reti dismesse: secondo le stime di Terna, gli interventi programmati nell’arco di Piano permetteranno di ridurre le emissioni in atmosfera di CO2 per 5,6 milioni di tonnellate annue (quasi il doppio rispetto al Piano precedente) e consentiranno di demolire 4.600 km di infrastrutture obsolete (circa 800 km in più rispetto al Piano precedente).

Risorse saranno destinate anche le interconnessioni con l’estero che consentiranno all’Italia di rafforzare il ruolo di hub elettrico europeo e mediterraneo. Terna infatti ha programmato una nuova linea di collegamento tra l’Italia e la Svizzera da 1000 MW e un nuovo cavo sottomarino con la Grecia da 500 MW e confermato il progetto Sa.Co.I.3, il rifacimento del collegamento tra Sardegna-Corsica-Italia.