Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane ha chiuso sulla parità (+0,0%), sottoperformando lievemente il corrispondente indice settoriale europeo (+0,4%) e il principale indice di Milano (+0,2%).
L’azionario globale viaggia sempre in prossimità dei massimi assoluti, ma il clima sui mercati resta condizionato da alcuni fattori di incertezza, tra cui le pressioni inflazionistiche e la diffusione della variante Delta, oltre alle tensioni interne all’Opec+ e la stretta di Pechino sul comparto tecnologico. Ieri la Commissione europea ha diffuso le previsioni economiche aggiornate, rivedendo al rialzo le stime sul Pil (+4,8% nel 2021, +4,5% nel 2022) e sull’inflazione (+1,9% quest’anno e +1,4% il prossimo) dell’eurozona e affermando che l’economia tornerà al livello pre-crisi già nel quarto trimestre 2021. Per quanto riguarda l’Italia, Bruxelles ha migliorato la stima sul Pil 2021 a +5%, mentre la previsione per l’anno successivo scende a +4,2%.
Con riferimento ai titoli del comparto Infrastrutture e Torri, Inwit ha guadagnato l’1,7% mentre segnaliamo la performance incolore per Atlantia che ha chiuso invariata a 15,74 euro.
Tra le Mid Cap, denaro su Rai Way (+3,1%) che ha archiviato le contrattazioni in vetta al comparto (+3,1%). Infine, Autostrade Meridionali (+0,7%) svetta tra le Small Cap mentre Aeroporto di Bologna e FNM hanno entrambe ceduto l’1%.