Banche (-2,7%) – In rosso Mediobanca (-3,2%)

Il Ftse Italia Banche termina con un ribasso del 2,7% e allineato all’analogo indice europeo (-2,7%), frenando anche il Ftse Mib (-2,5%).

Sui mercati l’attenzione rimane sul possibile avvio del tapering da parte della Fed, anche se la banca centrale americana ha precisato che la crescita economica non è ancora abbastanza solida per pensare di stabilirne i tempi.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, ormai entrata nel vivo. Tuttavia, la preoccupazione torna a salire a causa del diffondersi della cosiddetta variante Delta, che potrebbe rallentare il ritmo della crescita economica.

In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo e approvato alla Commissione Europea.

In questo scenario, con lo spread risalito in area 110 pb, sul comparto bancario sono proseguite le vendite.

Sul Ftse Mib male, tra le altre, UniCredit (-3,2%), sempre al centro delle attenzioni del mercato in ottica M&A, e Mediobanca (-3,2%), con il focus acceso sulla governance dopo la recente salita di Leonardo Del Vecchio in prossimità del 19% del capitale.

Sul Mid Cap vendite su Mps (-1,1%), in attesa di capire come il Governo intende gestire l’iter della privatizzazione. Contiene il calo Popolare di Sondrio (-1%), che ha collocato un bond.

Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e sulla cessione della quota di controllo.