Seduta contrastata per i principali listini asiatici dopo la chiusura sottotono di Wall Street in un clima appesantito in particolare dalla diffusione della variante delta del Covid, che fa temere per un rallentamento della ripresa economica globale.
Restano intanto monitorati i segnali provenienti dalle banche centrali con Christine Lagarde che ha chiarito che la nuova strategia, annunciata ieri dalla Bce e approvata all’unanimità, non prevede più un limite massimo del 2% e tollererà inevitabili scostamenti nel breve periodo. Tuttavia, ci sarà una forte reazione laddove l’inflazione si allontani eccessivamente da tale soglia in un senso o nell’altro.
Dichiarazioni che, unitamente a quanto emerso mercoledì dai verbali relativi all’ultima riunione del Fomc, sembrano segnalare nel complesso come la ripresa non sia ancora sufficientemente solida per ritirare gli stimoli, a costo di sopportare momentanee pressioni sui prezzi.
Sul fronte della pandemia continua intanto a preoccupare la diffusione della variante delta del virus con l’Asia che deve fare i conti anche con ritardi nelle vaccinazioni rispetto ad altre aree come gli Usa e il Regno Unito.
A pesare sul sentiment anche le crescenti tensioni tra Washington e Pechino, con l’amministrazione Biden che includerà almeno 10 aziende cinesi nella sua black list economica per presunte violazioni dei diritti umani e per la sorveglianza ad alta tecnologia nello Xinjiang.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1835 e il dollaro/yen a 110,00. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent a 74,17 dollari al barile (+0,1%) e il Wti a 73,08 dollari (+0,2%). Oro stabile a 1.800 dollari l’oncia.
Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen in calo rispettivamente dello 0,3% e dello 0,4%. Rimbalza Hong Kong a +1%.
Giappone sottotono con Nikkei -0,5% e Topix -0,4%.
Il tutto dopo la chiusura di ieri di Wall Street con Dow Jones e Nasdaq a -0,7% e S&P 500 a -0,9%.
