Oil & Gas (-1,9%) – Forti vendite sul settore

Chiusura in forte calo per le borse europee, in un mercato appesantito dai timori legati alla diffusione della variante Delta del Covid che rischia di minacciare la ripresa dell’economia globale.

Focus inoltre sulle banche centrali dopo che dalle minute della Fed è emersa la conferma dell’inizio delle discussioni sul tapering, mentre la Bce ha alzato il proprio target di inflazione al 2% e annunciato una maggiore tolleranza nei confronti di valori momentaneamente superiori.

A Milano il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni con un -2,5% a 24.641 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -1,9%, rispetto al -1,2% del corrispondente indice europeo.

Ancora volatili le quotazioni del greggio, con gli operatori che attendono ulteriori segnali dall’Opec+ sui piani di produzione dei prossimi mesi, dopo il fallimento dei colloqui negli scorsi giorni che potrebbe causare la fine dell’attuale accordo sull’output.

Lo scontro tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti ha fatto deragliare i piani dell’organizzazione per aumentare la produzione ad agosto e nei mesi successivi per soddisfare la crescente domanda.

Uno stallo che potrebbe causare un deficit di offerta nel breve periodo, oltre a creare possibili divisioni all’interno dell’alleanza e alimentare il rischio di una guerra sui prezzi nel caso in cui alcuni paesi dovessero optare per incrementare la produzione unilateralmente.

Ad appesantire le quotazioni del petrolio contribuiscono inoltre i timori legati alla diffusione della variante Delta del Covid, in parti compensati dalla discesa del dollaro e dal previsto calo delle scorte Usa evidenziato dai dati Eia.

Tra le big del comparto in rosso Eni (-2%), con le vendite che hanno colpito anche Tenaris (-1,4%) e Saipem (-1,1%). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in calo Maire Tecnimont (-4,8%) e Saras (-2,3%).