Alerion Clean Power – Aggiorna capital structure e riduce aumento di capitale a max 200 mln

Facendo seguito al Piano Industriale 2021–2023 approvato lo scorso febbraio e a
quanto comunicato dall’emittente lo scorso maggio 2021 circa l’intenzione di dare seguito
all’aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione al fine di sostenere gli investimenti previsti per il raggiungimento degli obiettivi di crescita individuati dal Piano Industriale e di incrementare il flottante attraverso l’ingresso di investitori istituzionali italiani ed esteri, il Cda di Alerion ha deliberato di aggiornare la capital structure del
Piano Industriale per modificare il rapporto tra mezzi propri e mezzi di terzi, riducendo
il fabbisogno di equity da massimi 300 milioni inizialmente previsti a 200 milioni.

Sono state quindi apportate alcune modifiche rispetto alle stime di risultato
originariamente contenute nel Piano:

  • PFN 2021 pari a circa 447 milioni (rispetto a 350 milioni comunicati a febbraio 2021);
  • Risultato Netto Consolidato 2023 pari a circa 43 milioni (rispetto a 45 milioni);
  • PFN consolidata 2023 pari a circa 792 milioni (rispetto a 693 milioni);
  • rapporto PFN/EBITDA consolidato 2023 pari a circa 5,0x (rispetto a 4,3x).

Il Cda ha conseguentemente deliberato di determinare in 200 milioni l’importo dell’aumento di capitale sociale riveniente dall’esecuzione della delega conferita dall’assemblea degli azionisti il 26 marzo 2021 per massimi 300 milioni.

La Società conferma la propria intenzione di concludere l’operazione di aumento di capitale
entro l’esercizio 2021.

Fermo restando l’obiettivo di incrementare il flottante e la liquidità del titolo attraverso l’aumento di capitale, l’azionista di riferimento Fri-el Green Power, subordinatamente all’approvazione da parte di una futura assemblea straordinaria di una modifica della delibera assembleare del 26 marzo 2021 volta a consentire la sottoscrizione dell’aumento di capitale anche ad investitori istituzionali già azionisti dell’Emittente, ha dichiarato la propria disponibilità ad assumere un impegno di sottoscrizione dell’aumento di capitale fino a massimi 40 milioni.