Industria (-1,4%) – Ottava in rialzo per Cementir (+5%)

Nelle sedute dal 5 al 9 luglio il Ftse Mib ha perso nel complesso lo 0,9% a 25.051 punti, rispetto al -1,4% w/w del Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ed al +0,3% w/w del corrispondente indice europeo.

Settimana appesantita in primis dalla diffusione della variante delta del Covid, che fa temere per un rallentamento della ripresa economica globale. Gli investitori mantengono nel contempo alta l’attenzione sui segnali provenienti dalle banche centrali sulle prossime mosse di politica monetaria e le tensioni tra Stati Uniti e Cina.

Le big del comparto chiudono l’ottava in controtendenza rispetto all’indice, Buzzi Unicem guadagna l’1,9% w/w e Interpump l’1,3% w/w.

In vetta al segmento delle società a media capitalizzazione Cementir (+5% w/w).

Carel Industries (+3,2% w/w) ha stipulato con Mediobanca un “sustainability linked loan” per un importo di 20 milioni, con durata cinque anni e un meccanismo di “amortizing”.

Guala Closures (+0% w/w) ha emesso un prestito obbligazionario senior secured per un importo di 500 milioni a tasso fisso del 3,25% e scadenza nel 2028.

A chiudere Datalogic (-1% w/w).

In vetta alle small cap Reno De Medici (+3,4% w/w) che ha firmato il contratto vincolante per l’acquisto del 100% del capitale della società olandese Fineska B.V, holding del Gruppo Eska, attiva nella produzione di solid board, cartoncino ad alto spessore ottenuto da fibre 100% riciclate.

La peggiore è The Italian Sea Group (-4,5%) che nella settimana appena conclusa ha annunciato la vendita di “Project JAS”, un nuovo yacht Admiral di 66 metri basato sul modello GC Force, nome dedicato al fondatore della società.