Snam ha inaugurato a Bologna il suo primo distretto del futuro (TecHub), interamente gestito con l’ausilio di tecnologie digitali funzionali all’abbattimento delle emissioni, al miglioramento della sicurezza e resilienza delle infrastrutture e all’efficienza operativa sul territorio.
Il TecHub rientra in un piano complessivo di digitalizzazione delle attività di Snam che prevede 500 milioni di euro di investimenti al 2024.
Durante l’evento, la società guidata da Alverà e Università Alma Mater Studiorum di Bologna hanno firmato un accordo di collaborazione teso ad avviare attività di ricerca, sviluppo e innovazione in particolare nell’ambito delle tecnologie dell’idrogeno verde e l’Industrial IoT (Industrial Internet of Things), oltre a potenziali iniziative congiunte in ambito didattico, nonché di orientamento al lavoro e trasferimento tecnologico, coinvolgendo anche startup.
Il TecHub impiegherà sistemi di monitoraggio in tempo reale degli asset, droni e satelliti a supporto del personale nelle attività di ispezione della rete – soprattutto nelle zone impervie – e soluzioni di data analytics avanzati per l’ingegneria di manutenzione e la manutenzione predittiva.
È stata inoltre avviata una campagna per il monitoraggio delle emissioni fuggitive e la loro eliminazione, che fa leva su strumenti di nuova generazione in uso ai tecnici.
L’obiettivo è proseguire negli sforzi di riduzione delle emissioni in vista del target di neutralità carbonica fissato da Snam per il 2040. Il digitale avrà un ruolo chiave anche in ottica di ottimizzazione dei consumi, previsione della domanda di energia e protezione fisica delle infrastrutture.