Mps nel marzo del prossimo anno potrebbe registrare uno shortfall di capitale inferiore rispetto a quello stimato a maggio (meno di un miliardo).
Lo ha spiegato il Ceo Guido Bastianini nel corso di un’audizione davanti alla Commissione Banche. Il fabbisogno di capitale di Mps “potrebbe risultare in ulteriore riduzione, grazie all’evoluzione del contesto macroeconomico e alla conseguente dinamica economica della Banca, ad oggi migliore di quanto ipotizzato nei dati prospettici disponibili all’inizio del 2021”, ha affermato il manager.
Bastianini ha aggiunto che nel primo trimestre l’istituto ha registrato “una positiva evoluzione di numerosi dati, frutto anche appropriate scelte aziendali” e di conseguenza lo shortfall che si ipotizzava di 300 milioni a marzo scorso non si è materializzato e la banca nel trimestre chiuso con un utile netto di 119 milioni ha potuto contabilizzare un surplus di capitale regolamentare di circa 700 milioni”.
L’Ad ha sottolineato inoltre che il fabbisogno di capitale atteso nel marzo 2022 “risulterebbe dovuto essenzialmente ad aggiornamenti regolamentari”. Si tratta dell’aggiornamento dei modelli interni sulla base delle linee guida dell’Eba. Lo shortfall di capitale riguarda peraltro il coefficiente patrimoniale Tier1 e in misura minore il Total capital ratio “mentre non è atteso lo shortfall del Common- Equity Tier1 (Cet1)”.
Il fabbisogno di capitale, inoltre, si riferisce ai requisiti di capitale inclusivi di un buffer che può essere “temporaneamente intaccato, a fronte di un piano di rientro considerato adeguato da parte della BCE”, ha riportato poi il manager.
“Il 30 luglio l’Autorità bancaria europea pubblicherà gli stress test che si basano su dati esercizio 2020 proiettati al 2023” sulla base di scenari predefiniti. “Le risultanze finali dello stress test 2021 costituiranno un elemento chiave nell’elaborazione dello Srep della Bce e anche se non è previsto un meccanismo automatico di pass-or-fail con conseguenze predefinite in termini di rafforzamento patrimoniale o requisiti minimi da rispettare, l’Autorità di vigilanza utilizzerà comunque le evidenze nella determinazione dei livelli di P2R, quindi requisiti obbligatori, e di P2G, quindi di guidance, nella prossima decisione Srep”, ha poi spiegato Bastianini.
“L’eventuale operazione di aumento capitale, per ora solo ipotizzata, richiederebbe l’ok della Dg Comp”, ha sottolineato Bastianini. Le indiscrezioni di stampa indicano uno shortfall di 2,5 miliardi, un importo in linea con quello stimato dalla banca nel bilancio 2020.
Il Ceo ha ricordato che “la banca ha inviato (alla BCE) un’ipotesi di tempistica che prevede l’emissione di nuove azioni entro marzo-aprile 2022” ma precisando che si tratta “di un’opzione subordinata rispetto al perseguimento della cosiddetta soluzione strutturale”.
“La Consob, con richiesta formulata il 22 aprile, ha chiesto alla banca di comunicare al mercato con cadenza mensile eventuali sviluppi relativi alla soluzione strutturale o alla shortfall patrimoniale. A fine maggio la banca ha reso noto di non avere aggiornamenti da segnalare in merito alla soluzione strutturale”, ha rimarcato il manager.
Intorno alle 09:40 a Piazza Affari il titolo guadagna lo 0,4% a 1,32 euro, mentre l’indice di settore cede lo 0,2 per cento.