Mercati – Apertura in ribasso, Ftse Mib a -0,5%

Apertura sotto la parità per le borse europee, mentre i mercati restano intenti a valutare le dinamiche dell’inflazione, le trimestrali e la diffusione della variante delta del Covid. Il tutto, all’indomani dell’audizione semestrale al Congresso Usa di Jerome Powell.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,5% in area 25.058 punti. In lieve ribasso anche il Ftse 100 di Londra (-0,1%), il Dax di Francoforte (-0,3%), il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%).

Nel discorso di ieri al Congresso Usa il presidente delle Fed, Jerome Powell, ha segnalato che è prematuro avviare una riduzione degli acquisti di bond da parte della banca centrale. Nonostante l’economia sia “in forte ripresa”, il mercato del lavoro “ha ancora molta strada da fare”.

Il numero uno della Fed ha sottolineato infatti che ci sono “molti milioni di persone disoccupate” e che l’inflazione è ben al di sopra dell’obiettivo, ribadendo ancora una volta che “è troppo presto per avviare il tapering”.

Nei commenti al Comitato per i servizi finanziari della Camera, Powell ha anche sottolineato che nonostante i policy maker ritengano l’accelerazione dell’inflazione temporanea, reagirebbero se quest’ultima si rivelasse persistentemente al di sopra del target del 2%.

Sul fronte macro, la Cina ha registrato nel secondo trimestre 2021 un Pil in crescita del 7,9% su base annua, inferiore al +8,1% atteso dagli analisti e al +18,3% del periodo gennaio-marzo. Su base congiunturale il Pil è salito dell’1,3%, oltre l’1,2% stimato alla vigilia.

L’agenda di oggi prevede i dati sull’inflazione armonizzata in Italia a giugno, mentre nel pomeriggio in Usa uscirà l’indice sulla produzione industriale, sempre di giugno.

Sul Forex, l’euro/dollaro è pressochè invariato in area 1,1835 mentre il cambio tra biglietto verde e yen scivola a 109,8.

Tra le materie prime, secondo indiscrezioni, sarebbe stata ricomposta la frattura nell’Opec+, con Abu Dhabi che dovrebbe alzare la produzione a 3,65 milioni di barili al giorno e l’intesa sui tagli, come chiesto da Riad, dovrebbe essere estesa a fine 2022. Nonostante anche il forte calo degli stock settimanali Usa, le quotazioni però cadono: il Wti perde l’1,1% a 73,92 dollari al barile (dopo un minimo a 72,21) e il Brent l’1,4% a 72,14 dollari.

Lo spread Btp-Bund riparte in area 103 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,7%.

Tornando a Piazza Affari, in calo in avvio soprattutto Tenaris (-1,7%) e Atlantia (-1,8%), mentre resistono Amplifon (+0,1%) e Stm (flat).