Mercati – Peggiorano ulteriormente, Piazza Affari a -1,1%

Procede in calo la seduta delle borse europee dopo l’avvio debole di Wall Street. A Milano, il Ftse Mib cede l’1,1% in area 24.900 punti, mediamente in linea con il Ftse 100 di Londra (-0,7%), il Dax di Francoforte (-1%), il Cac 40 di Parigi (-1,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,5%). A New York arretrano Dow Jones (-0,2%) e S&P500 (-0,2%), flat il Nasdaq dopo un avvio in rosso.

Il sentiment dei mercati continua a scontare i timori legati alla variante delta del Covid e il rallentamento della crescita cinese, nonostante le rassicurazioni di ieri di Jerome Powell sulla politica monetaria della Fed.

Il presidente della banca centrale americana ha ribadito che un ritiro degli stimoli è ancora prematuro e che l’aumento dell’inflazione sarà transitorio, garantendo il mantenimento di una linea accomodante fino a quando la ripresa sarà completa.

Intanto la Cina ha registrato nel secondo trimestre 2021 un Pil in crescita del 7,9% su base annua, al di sotto del +8,1% atteso dagli analisti e del +18,3% del periodo gennaio-marzo.

Il tutto, in un contesto appesantito dalla diffusione del virus, che rischia di portare a nuove chiusure delle attività e rallentare il recupero dell’economia.

Negli Usa, le richieste di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 360 mila unità (consensus 350 mila), rispetto a 386 mila della settimana precedente, mentre a luglio l’indice di fiducia commerciale dei produttori del distretto di Philadelphia è sceso a 21,9 punti dai 30,7 punti di giugno.

Sul Forex, l’euro/dollaro inverte la rotta e scende a 1,181 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si attesta a 109,9.

Tra le materie prime, accelerano al ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,4%) a 73,7 dollari e il Wti (-1,4%) a 72,1 dollari al barile. Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita sembrano aver trovato un’intesa per incrementare la produzione, mettendo fine allo stallo tra i Paesi produttori dell’Opec+.

Intanto dal rapporto mensile dell’Opec è emerso che una forte ripresa della domanda mondiale di petrolio il prossimo anno potrebbe accelerare il ritmo dell’inflazione e mettere sotto pressione i paesi con alto debito.

Lo spread Btp-Bund si amplia a 105 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,71%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate arretrano soprattutto Tenaris (-2,4%), Stm (-2,3%) e Atlantia (-2,3%) mentre viaggia in controtendenza Amplifon (+1,2%).