Mercati asiatici – Sentiment contrastato, Hong Kong resiste alle vendite

Listini asiatici contrastati con le maggiori piazze in territorio negativo, fatta eccezione per Hong Kong, mentre gli investitori continuano a monitorare con attenzione le prospettive economiche e le riacutizzazioni del coronavirus.

Nel corso della seduta il Nikkei Giappone è sceso al di sotto della soglia psicologicamente chiave di 28.000, chiudendo poi oltre tale livello. Una performance che ha risentito dell’andamento negativo del comparto tecnologico dopo i cali registrati a Wall Street dal settore. Il tutto, mentre aumentano le nuove infezioni da coronavirus che hanno toccato a Tokyo il numero più alto da gennaio, a una settimana dalle Olimpiadi. Scenario che potrebbe potenzialmente innescare una nuova ondata di infezioni tra l’afflusso di atleti e funzionari stranieri.

Nel frattempo il Presidente della FED, Jerome Powell, ha difeso nuovamente la posizione accomodante della banca centrale di fronte all’elevata inflazione, sebbene i principali funzionari siano divisi tra coloro che si aspettano un’impennata dei prezzi transitoria e coloro che temono un’inflazione più vischiosa che potrebbe danneggiare le prospettive economiche.

Ricordiamo che Powell ha parlato di un mercato del lavoro che “ha ancora molta strada da fare” nonostante l’economia sia “in forte ripresa”. Il numero uno della Fed ha sottolineato durante gli scorsi giorni che ci sono “molti milioni di persone disoccupate” e che l’inflazione è ben al di sopra dell’obiettivo, ribadendo pertanto ancora una volta che “è troppo presto per avviare il tapering”.

Ieri sul fronte macro sono arrivati segnali importanti con la Cina che ha registrato nel secondo trimestre 2021 un Pil in crescita del 7,9% su base annua, inferiore +8,1% atteso dagli analisti e al +18,3% del periodo gennaio-marzo. A giugno, ricordiamo, le vendite al dettaglio del Paese asiatico sono aumentate oltre le attese del 12,1% seppur segnando un leggero rallentamento rispetto al precedente +12,4%.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1807 e il dollaro/yen a 110. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent a 73,12 dollari al barile (-0,5%) e il Wti a 71,34 dollari (-0,4%). Oro a 1.826 dollari l’oncia (-0,1%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzen entrambe in ribasso dello 0,4%. Hong Kong a +0,6%.

In Giappone, Nikkei e Topix hanno ceduto lo 0,8% e lo 0,2%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri di Wall Street: S&P 500 a -0,3% e Dow Jones a -0,1% e Nasdaq a -0,7%.