Mercati – Variazioni contenute in Europa, Milano tiene sopra la parità

Mattinata poco mossa per i principali indici azionari del Vecchio Continente, mentre i futures sui listini americani Dow Jones, S&P500 e Nasdaq scambiano in frazionale rialzo. A Piazza Affari il Ftse Mib resta poco sopra la parità (+0,2%) in area 24.920 punti. Lievemente positivi anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,25%) e il Dax di Francoforte (+0,2%), debole il Cac 40 di Parigi (-0,2%).

L’attenzione torna a focalizzarsi prevalentemente sui risultati corporate, dopo le rassicurazioni della Fed sul mantenimento degli stimoli, ma sullo sfondo restano i dubbi legati all’aumento dei prezzi e alla diffusione della variante delta del Covid, che rischia di inficiare la ripresa dell’economia.

Jerome Powell, numero uno della Fed, ha nuovamente difeso l’atteggiamento accomodante della banca centrale nonostante l’elevata inflazione, ritenuta transitoria. Il Segretario al Tesoro Janet Yellen si aspetta diversi mesi di crescita rapida, ma sotto controllo, dei prezzi mentre il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, sostiene la necessità di iniziare a ridurre gli stimoli di emergenza.

L’attendismo della Fed contrasta con l’operato di altri istituti centrali, come quelli di Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito, che hanno intrapreso una svolta “hawkish”. La Banca centrale del Giappone, invece, ha lasciato invariata la sua politica abbassando le stime di crescita del Pil 2021/2022 per il Paese dal +4% al +3,8%.

Intanto sul Forex l’euro/dollaro si attesta a 1,182, mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale in area 110,1.

Tra le materie prime invertono la rotta le quotazioni del greggio con il Brent (+0,4%) a 73,8 dollari e il Wti (+0,5%) a 72,0 dollari, avviandosi comunque a chiudere la peggior settimana da metà marzo in scia alla recrudescenza del virus e all’incertezza sull’accordo Opec+ per aumentare la produzione.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 106 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,72%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate si mette in luce Telecom Italia (+1,9%), seguita da Unipol (+1,1%), Poste Italiane (+1,1%) e Azimut (+1%) mentre arretrano Moncler (-2%) e Bper (-1,2%).