Mercati – Paura Covid innesca i realizzi, Milano la peggiore a -3,3%

Giornata all’insegna delle vendite per l’azionario. Milano maglia nera in Europa, con il Ftse Mib in calo del 3,3% a 23.965 punti, ma arretrano anche il Ftse 100 di Londra (-2,3%), l’Ibex 35 di Madrid (-2,5%), il Cac 40 di Parigi (-2,5%) e il Dax di Francoforte (-2,6%). A Wall Street, ribassi più contenuti per Dow Jones (-2,1%), S&P500 (-1,5%) e Nasdaq (-0,8%).

I timori per un rallentamento della ripresa economica, alimentati dalla diffusione della variante Delta del Covid, hanno allontanato l’azionario globale dai massimi, spingendo gli operatori a monetizzare i guadagni degli ultimi mesi.

La recrudescenza della pandemia sta portando diversi Paesi a reintrodurre restrizioni agli spostamenti. Oggi nel Regno Unito è scattato oggi il cosiddetto “freedom day”, ma i contagi continuano a salire e il premier Boris Johnson è in auto-isolamento.

A ciò si sommano anche le speculazioni legate all’elevata inflazione e alla possibilità di manovre restrittive da parte delle banche centrali, in particolare la Fed, anche se finora l’istituto di Washington ha sempre rassicurato sul mantenimento degli stimoli e sulla transitorietà delle pressioni sui prezzi. In Europa si guarda già alla riunione di giovedì della Bce, che renderà nota la nuova forward guidance monetaria.

Da ravvisare anche le rinnovate tensioni tra Stati Uniti e Cina, dopo che Biden ha accusato il governo di Pechino di collaborazioni nei cyber attacchi a Microsoft. Nel frattempo, prosegue la stagione di trimestrali statunitensi, con gli operatori in cerca di indicazioni dai conti per risollevare il sentiment dei mercati.

Intanto sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,18, mentre il cambio tra biglietto verde e yen scende a 109,5 e la sterlina scivola a 1,369 dollari.

Tra le materie prime crollano le quotazioni del greggio con il Brent (-5,9%) a 69,3 dollari e il Wti (-6,5%) a 66,9 dollari, dopo l’accordo dell’Opec+ per aumentare la produzione a partire da agosto.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 109 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,70%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate le vendite investono soprattutto Bper (-5,1%), Exor (-4,8%) e Saipem (-4,7%). In controtendenza Diasorin (+1,8%), in scia alla prospettiva di nuovi tamponi necessari, e Amplifon (+0,5%).