Mercati Usa – Apertura in calo, Nasdaq a -1,5%

Partenza in rosso a Wall Street, in un clima appesantito dai timori legati all’impatto della diffusione della variante Delta sulla ripresa dell’economia globale. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq perde l’1,5%, il Dow Jones l’1,4% e lo S&P 500 l’1,3%.

La recrudescenza del virus sta alimentando un atteggiamento di avversione al rischio sui mercati, spaventanti dalla prospettiva che l’introduzione di nuove restrizioni possa rallentare il rimbalzo dell’economia.

Uno scenario che evidenzia la necessità del continuo supporto delle autorità monetarie e fiscali pur in un contesto di elevata inflazione, che sta alimentando il dibattito sulla possibilità che le banche centrali inizino a ridurre gli stimoli monetari.

Alla debolezza dell’azionario fa da contraltare il rialzo dei bond, con il rendimento del decennale americano sceso sui minimi da febbraio. Il tasso sul Tbond cede 8 punti base all’1,21% e quello sul titolo biennale circa 1 punto base allo 0,21%.

Sul Forex il cambio euro/dollaro risale oltre quota 1,18, mentre il dollaro/yen arretra a 109,3 con la moneta giapponese premiata dagli acquisti in qualità di bene rifugio.

In calo la sterlina a 1,37 sul dollaro, nel giorno in cui il Regno Unito ha eliminato tutte le restrizioni nonostante la nuova ondata di casi in diverse aree del mondo, a testimonianza delle sfide che i paesi si trovano ad affrontare nella riapertura completa delle proprie economie.

Tra le materie prime, infine, in forte calo le quotazioni del greggio con il Brent (-3,3%) a 71,2 dollari e il Wti (-3,6%) a 69 dollari, dopo che l’Opec+ ha trovato un accordo per aumentare la produzione a partire da agosto.