Borse europee in rallentamento dopo il rimbalzo in apertura, all’indomani del sell-off innescato prevalentemente dai timori per la variante delta del Covid. A Piazza Affari il Ftse Mib inverte la rotta e scambia poco sotto la parità (-0,2%) in area 23.910 punti. Flat il Dax di Francoforte, rialzi contenuti per Cac 40 di Parigi (+0,4%), Ftse 100 di Londra (+0,3%) e Ibex 35 di Madrid (+0,2%).
Guadagni intorno al mezzo punto percentuale per i futures sugli indici americani Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, con l’attenzione focalizzata sui risultati societari. Ibm ha inaugurato la stagione delle trimestrali dei gruppi tecnologici, riportando ricavi oltre le attese a 18,75 miliardi di dollari e utili pari a 1,33 miliardi. Attesi in giornata, invece, i conti di Netflix.
Il sentiment resta appesantito dalle preoccupazioni per la recrudescenza del virus, che sta costringendo alcuni Paesi a reintrodurre restrizioni e rischia di danneggiare la ripresa globale. In tale contesto, si guarda con attenzione alle prossime mosse delle banche centrali, per capire fin quando l’economia potrà continuare a contare sugli ingenti stimoli straordinari messi in campo per fronteggiare la pandemia.
Tra le materie prime viaggiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,3%) a 69,2 dollari e il Wti (+0,2%) a 67 dollari, dopo il crollo di ieri scaturito dalle preoccupazioni per l’impatto del virus sulla domanda e dall’accordo Opec+ per aumentare la produzione.
Sul Forex l’euro/dollaro staziona in area 1,18 in attesa della riunione della Bce in programma giovedì mentre il cambio tra biglietto verde e yen è stabile a 109,5.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si amplia leggermente a 110 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,68%.
Tornando a Piazza Affari, fra le aziende del Ftse Mib, i maggiori rialzi riguardano Leonardo (+1,5%), Pirelli (+1,4%), Saipem (+1,2%) e A2A (+1,0%) mentre arretrano Amplifon (-1,6%), Atlantia (-1,1%) e Cnh (-1,0%).
