Oil & Gas (-3,4%) – Crollo del greggio affonda il comparto, Maire Tecnimont (-7,7%) la peggiore

Lunedì nero per le borse europee, che chiudono tutte in forte calo in un clima appesantito dai timori legati all’impatto della diffusione della variante Delta sulla ripresa dell’economia globale.

Milano ha registrato la performance peggiore, con il Ftse Mib che ha lasciato sul terreno il 3,3% bucando al ribasso anche la soglia dei 24.000 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -3,4%, in linea al corrispondente indice europeo.

Crollo anche delle quotazioni del greggio, scese sui minimi da oltre un mese e mezzo dopo che l’Opec+ ha raggiunto un accordo per aumentare la produzione a partire da agosto, risolvendo una disputa interna che aveva scosso l’alleanza e alimentato l’incertezza sull’outlook dei mercati petroliferi.

Il gruppo ha deciso di prorogare l’accordo sui tagli alla produzione fino al 31 dicembre 2022 dalla precedente scadenza di agosto 2022, aumentando però l’offerta di 400mila barili al giorno su base mensile a partire da agosto di quest’anno fino a quando l’output sarà completamente ripristinato.

Un’intesa che consentirà di rimuovere gradualmente i tagli residui pari a 5,8 milioni di barili al giorno, in un momento in cui però la recrudescenza del virus minaccia il rimbalzo della domanda di petrolio.

Tra le big del comparto in deciso ribasso Saipem (-4,7%), Tenaris (-3,5%) ed Eni (-3,8%). Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni affonda Maire Tecnimont (-7,7%), con le vendite che hanno colpito anche Saras (-2,4%).