Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con una calo del 3,5% e facendo peggio dell’analogo indice europeo (-1,6%), risentendo dello stop del del comparto bancario (-3,9%) e uniformandosi al Ftse Mib (-3,3%).
Sui mercati l’attenzione rimane sul possibile avvio del tapering da parte della Fed, anche se la banca centrale americana ha precisato che la crescita economica non è ancora abbastanza solida per pensare di stabilirne i tempi.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, ormai entrata nel vivo. Tuttavia, la preoccupazione torna a salire a causa del diffondersi della cosiddetta variante Delta, che potrebbe rallentare il ritmo della crescita economica.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo e approvato alla Commissione Europea.
La frenata del settore creditizio ha impattato anche sui titoli del risparmio gestito, inclusa Anima (-%) sul Mid Cap (-4,4%).
Sul listino principale rallenta Nexi (-2,5%), che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA. Male Exor (-4,7%), oggetto di rumor su possibili interlocuzioni con Giorgio Armani per creare un polo del lusso.
Sottotono Cerved (-0,6%), mentre è partita l’Opa promossa da Castor. In rosso doValue (-3,3%) e Banca Ifis (-3,6%).
Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-2%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.