IBM ha diffuso i risultati del secondo trimestre 2021, chiusi con ricavi in crescita del 3% a 18,7 miliardi (flat aggiustando effetto valuta e attività cedute). Il fatturato del periodo si è rivelato superiore alle stime degli analisti che avevano indicato un valore di 18,3 miliardi (Bloomberg). Entrando nel breakdown dei ricavi, in evidenza la linea “Cloud & Cognitive Software” a +6% (+2% aggiustando per effetto valuta) e la linea “Global Business Services” a +12% (+7% aggiustando per effetto valuta).
Gli EPS diluiti (GAAP) si sono attestati a 1,47$ con una riduzione del 3%. Il dato Non-Gaap mostra EPS diluiti a 2,33$, in progresso su base annua del 7%.
Nel secondo trimestre dell’esercizio IBM ha generato liquidità netta dalle attività operative per 2,6 miliardi. Il free cash flow si è attestato a 1 miliardo mentre l’adjusted free cash flow ammonta a 1,6 miliardi.
Si segnala inoltre che alla fine del periodo le disponibilità liquide di IBM (inclusi titoli negoziabili) ammontano a 8,2 miliardi, in calo di 6,1 miliardi rispetto a fine 2020 a causa delle acquisizioni e ai pagamenti di riduzione del debito.
Arvind Krishna, Presidente e CEO di IBM, ha commentato “In the second quarter client adoption of our hybrid cloud platform contribued to strong performance in Global Business Services and software and drove improved overall revenue growth. At the same time, we continued to help clients infuse our AI-based technology offerings into their core business workflows. We are pleased with our progress and we remain on track to deliver full-year revenue growth and meet our cash flow objective”.
Per quanto riguarda l’outlook, IBM stima di realizzare un free cash flow adjusted in un range tra 11-12 miliardi. Le stime escludono un impatto cash di di 3 miliardi derivanti dalle azioni strutturali avviate nel quarto trimestre 2020 e dai costi associati alla separazione di Kyndril.