Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato un -4,5%, al di sotto del corrispondente europeo (-2,8%) e del Ftse Mib (-3,3%).
Le borse europee chiudono in forte calo, in una seduta ancora appesantita dai timori per la diffusione della variante delta che rischia di rallentare la ripresa. Preoccupa anche l’inflazione elevata, che potrebbe indurre le banche centrali a manovre restrittive anticipate. In tale contesto, gli operatori sembrano aver colto l’occasione per monetizzare i guadagni degli ultimi mesi, che avevano portato l’azionario sui massimi.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 109 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,70%.
Tornando alle società del comparto, tra le big Terna (-2,6%) avvia il suo primo programma di euro commercial paper per l’emissione di note e note ESG della durata di 3 anni e importo massimo pari a 1 miliardo.
Enel (-5,1%) sconta lo stacco del saldo cedola di 0,183 euro per azione.
Tra le mid in coda Alerion Clean Power (-4,4%), mentre tra le small resiste in territorio positivo Edison (+0,9%).