“Il corrente esercizio si è avviato in modo proficuo, tant’è che il gruppo ha chiuso il primo trimestre con un utile netto consolidato pari a 59,3 milioni. I ratio patrimoniali (phased-in) si sono posizionati tra i primi del sistema bancario, con il Cet1 ratio al 16,57% e il Total Capital ratio al 18,70 per cento. In segno di continuità, il lavoro dei mesi a seguire è stato intenso, con positivi riflessi sui risultati semestrali ragionevolmente attesi”.
Lo si legge nella consueta lettera di metà anno indirizzata dai vertici di Banca Popolare di Sondrio, il consigliere delegato Mario Pedranzini e il presidente Francesco Venosta, ai circa 159 mila soci della banca, in cui definiscono la solidità della banca “ottima”.
“A marzo scorso, Scope Ratings ha confermato il rating emittente di Banca Popolare di Sondrio al livello investment grade ‘BBB-‘, lasciando invariato l’outlook a stabile. Gli analisti hanno espresso apprezzamento per la banca, modello di resilienza e di stabile redditività. Una soddisfazione al giro di boa dei 150 anni di storia e un buon viatico per il futuro; una Popolare, la Sondrio, nel nome e nei fatti, al di là della forma giuridica, stante l’obbligo di trasformazione in società per azioni entro fine anno”, aggiungono i manager nella lettera.