Il Ftse Italia Banche termina con un rialzo dello 0,4% e in controtendenza rispetto all’analogo indice europeo (-0,2%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,5%).
Sui mercati l’attenzione rimane sul possibile avvio del tapering da parte della Fed, anche se la banca centrale americana ha precisato che la crescita economica non è ancora abbastanza solida per pensare di stabilirne i tempi.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, ormai entrata nel vivo. Tuttavia, la preoccupazione torna a salire a causa del diffondersi della cosiddetta variante Delta, che potrebbe rallentare il ritmo della crescita economica.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo e approvato alla Commissione Europea.
In questo scenario, con lo spread rimasto in area 110 pb, il comparto bancario ha proseguito il rimbalzo.
Sul Ftse Mib ok Intesa Sanpaolo (+0,6%), tra le banche più solide e profittevoli in Italia e in Europa, e UniCredit (+0,2%), che continua nella semplificazione della struttura organizzativa
Sul Mid Cap prosegue il rimbalzo di Mps (+3,7%), in attesa di capire come il Governo intende gestire l’iter della privatizzazione, su cui continuano a rincorrersi i rumor. Tale processo potrebbe essere agevolato dopo l’accordo trovato con la Fondazione Mps per risolvere il contenzioso legale in corso.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, che è stata riammessa in Borsa a partire dal prossimo 27 luglio e in attesa di novità sulla cessione della quota di controllo e con l’ipotesi di un aumento di capitale fino a 400 milioni da effettuare nell’ultimo trimestre del 2022.