Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un guadagno dell’1,4% e in linea all’analogo indice europeo (+1,2%), beneficiando della seduta positiva del comparto bancario (+0,4%) e facendo meglio del Ftse Mib (+0,5%).
Sui mercati l’attenzione rimane sul possibile avvio del tapering da parte della Fed, anche se la banca centrale americana ha precisato che la crescita economica non è ancora abbastanza solida per pensare di stabilirne i tempi.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, ormai entrata nel vivo. Tuttavia, la preoccupazione torna a salire a causa del diffondersi della cosiddetta variante Delta, che potrebbe rallentare il ritmo della crescita economica.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo e approvato alla Commissione Europea.
Il nuovo rimbalzo del settore creditizio ha impattato in larga parte anche sui titoli del risparmio gestito, incluse sul Ftse Mib Azimut (+1,7%), che ha ricevuto il via libera in Lussemburgo alla gestione di strategie in virtual assets, e Fineco (+0,3%), su cui S&P ha confermato rating e outlook.
Sul listino principale ok Nexi (+1,5%), che procede nell’iter che porterà alla creazione di un player europeo con le operazioni Nets e SIA.
Sul Mid Cap sottotono Cerved (-0,1%), mentre prosegue l’Opa promossa da Castor, e Banca Ifis (-0,4%). Bene doValue (+2,5%), in trattative esclusive per aggiudicarsi un portafoglio di crediti deteriorati in Grecia. Acquisti su illimity (+0,2%), che ha finalizzato due nuovi operazioni sugli Npl.
Sullo Small Cap denaro su Banca Intermobiliare (+1,3%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.