Esautomotion (Aim) – Ricavi in crescita del 70% a 14 mln e pfn positiva per 9 mln nel 1H21

Il Consiglio di amministrazione di Esautomotion, società attiva nel settore della componentistica meccatronica ad alta precisione per macchine industriali, ha reso noto alcuni dati gestionali sul primo semestre 2021, in attesa dell’approvazione dei risultati completi il prossimo 28 settembre.

In particolare, nei primi sei mesi dell’esercizio i ricavi del gruppo hanno registrato una crescita significativa del 70% a 13,9 milioni, proseguendo il trend già iniziato nel quarto trimestre del 2020.

Come si legge nel comunicato, tale incremento risulta riconducibile al calo dei ricavi del primo semestre 2020, pari a circa il -16%, dovuto allo scoppio della pandemia e, per l’effetto, l’aumento per una componente di entità analoga parrebbe attribuibile al temporaneo superamento della percezione dell’impatto negativo di tale evento.

Lo scorso anno, inoltre, Esautomotion è riuscita a contenere il calo del fatturato rispetto al 2019 al -5% e a migliorare la redditività e il cash flow. Ciò grazie alla politica anticiclica attuata nel 2019-2020, che ha previsto, in sintesi, l’incremento della penetrazione in nuovi clienti.

Nel 2021 si sta assistendo al recupero di vendite su tutti i clienti storici, nonché all’incremento delle vendite nei confronti di clienti di recente acquisizione (specialmente nelle aree geografiche a forte potenziale di sviluppo).

Il tutto in un contesto di mercato che vede un importante shortage e un generale aumento dei prezzi di alcuni componenti critici. Al momento, Esautomotion è riuscita a consegnare il 70% in più dello scorso anno, gestendo un backlog di ritardo ordini di circa un mese. Si prevede, nei prossimi mesi, un limitato aumento dei ritardi di consegna con il rientro alla normalità verso la fine del 2021.

Nonostante l’aumento dei prezzi dei componenti, Esautomotion è riuscita a migliorare il margine di contribuzione, grazie sia all’adeguamento dei prezzi ai clienti sia alla capacità di far migrare la domanda dei clienti acquisiti verso prodotti più preformanti e remunerativi.

A livello di aree geografiche, spicca la crescita delle vendite in Cina e Turchia (i mercati di export più importanti per il Gruppo), che hanno più che raddoppiato il fatturato. Bene anche l’Italia, che ha registrato una crescita del 55%.

Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta rimane fortemente positiva per 8,96 milioni rispetto agli 8,34 milioni al 31 dicembre 2020, anche al netto di uscite per complessivi 0,64 milioni relative ai dividendi e all’assorbimento di capitale circolante dovuto alla forte crescita del volume di affari.

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