Mercati – Piazza Affari la migliore in Europa a +0,7%, focus su trimestrali e Fed

Finale contrastato per le borse europee, al termine di una seduta incerta. Il Ftse Mib di Milano termina in rialzo dello 0,7% a 25.296 punti, positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%). Sotto la parità il Dax di Francoforte (-0,3%), flat il Ftse 100 di Londra.

Oltreoceano, procedono poco mossi il Dow Jones (+0,1%), lo S&P500 (+0,2%) e il Nasdaq (+0,1%), in attesa nei prossimi giorni della riunione della Fed e delle trimestrali di alcuni colossi come Tesla, Alphabet, Apple, Facebook e Amazon.

Per quanto riguarda la banca centrale americana, gli operatori sono pronti a cogliere eventuali indicazioni su una riduzione anticipata degli stimoli, anche se è più probabile che si debba aspettare il meeting annuale di Jackson Hole, in programma ad agosto, per avere delucidazioni in questo senso.

In mattinata, il sentiment ha risentito della nuova stretta cinese sui tecnologici e sul comparto dell’istruzione privata, con la prospettiva di nuove limitazioni in altri settori. Da segnalare anche il dato deludente sull’indice IFO che misura la fiducia delle aziende tedesche, in calo sotto le attese a 100,8 punti.

Riflettori puntati pure sui colloqui di alto livello a Tianjin fra Stati Uniti e Cina, con le relazioni fra le due superpotenze attualmente in una fase di stallo. Sullo sfondo, persistono le preoccupazioni legate alla diffusione della variante Delta del Covid e all’inflazione elevata.

Sul Forex l’euro/dollaro risale in area 1,181 mentre il cambio fra biglietto verde e yen scende a 110,3.

Tra le materie prime viaggiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (flat) a 73,4 dollari e il Wti (-0,3%) a 71,9 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 104 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,63%.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib si mettono in luce i petroliferi Saipem (+3,7%) e Tenaris (+2,9%), oltre a Banca Mediolanum (+2,5%), mentre arretrano Inwit (-3,4%), Diasorin (-2%) e Nexi (-1,8%).