A giugno 2021, secondo le analisi di Terna, la domanda di energia elettrica in Italia è stata di 27,4 miliardi di kWh, in crescita dell’1,9% rispetto a maggio scorso e superiore del 13,8% sui volumi di giugno 2020, mese influenzato dal calo del fabbisogno dovuto alle iniziative messe in atto per contenere la pandemia da Covid-19.
Le fonti rinnovabili hanno coperto il 42% della domanda.
Quest’anno il mese di giugno ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (21) e una temperatura media mensile superiore di circa 2°C rispetto a giugno 2020. Destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, il dato della domanda elettrica risulta in crescita del 9,6%.
A livello territoriale la variazione tendenziale di giugno è stata ovunque positiva: +14,5% al Nord, +12,9% al Centro e al Sud.
In termini congiunturali, il valore destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura ha fatto registrare un aumento dell’1,9% rispetto al mese precedente (maggio).
Nel primo semestre del 2021, la domanda elettrica in Italia è cresciuta del 7,8% rispetto al pari periodo dello scorso anno (in termini rettificati il dato resta sostanzialmente uguale: +7,9%).
Sul fronte del mercato all’ingrosso, il Prezzo unico nazionale (Pun) è stato pari a 84,80 €/MWh a giugno 2021, in aumento del 202,7% su base annua e del 21,3% su base mensile.
Nel mese in esame la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per circa l’87% con la produzione nazionale e per la quota restante (13%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.
In dettaglio, la produzione nazionale netta (24 miliardi di kWh) ha registrato un aumento dell’1,5% rispetto a giugno 2020. In aumento le seguenti fonti: fotovoltaica (+5,7%), geotermica (+3,2%), idrica (+2,3%) e termica (+4,8%); in calo quella eolica (-37,8%).
La potenza massima (c.d. punta in potenza) richiesta il mese scorso è stata pari a 55.293 MW, registrata giovedì 24 giugno, superiore del 10,6% rispetto al valore registrato alla punta dello stesso mese del 2020.
Considerati i valori anomali dei consumi elettrici registrati a partire da marzo 2020, anche per questo mese Terna ha ritenuto opportuno condurre un’analisi statistica supplementare prendendo come riferimento l’anno 2019.
Il fabbisogno elettrico di giugno 2021 risulta in calo dell’1,5% rispetto a giugno 2019 (-1,3% in termini rettificati). Il valore dei primi sei mesi del 2021 è, invece, in calo del 2% rispetto all’omologo periodo del 2019 (-1,7% rettificato).
Commento
Nel complesso, i dati sulla produzione di energia elettrica a giugno 2021 sono positivi per gruppi come Enel, Edison, A2A e Iren, che hanno beneficiato della maggiore produzione fotovoltaica (+5,7%), termoelettrica (+4,8%), geotermica (+3,2%) e idrica (+2,3%),
I dati in esame sono invece negativi per realtà come Erg, Falck Renewables e Alerion Clean Power, focalizzate in prevalenza sulla generazione da fonte eolica (-37,8%).