Nel primo semestre 2021 il gruppo Campari ha realizzato vendite pari a 1 miliardo, in crescita del 30,2% su base annua (+37,1% in termini organici) e superiori dell’11,9% rispetto al consensus raccolto da Bloomberg.
Se confrontata con il primo semestre 2019, che rappresenta la base di confronto non impattata dal Covid-19, la crescita organica è stata del 22,3%. L’effetto perimetro è stato di -1,3% e l’effetto FX è stato di -5,6% principalmente a causa della svalutazione del dollaro USA e delle valute dei mercati emergenti.
L’EBITDA adjusted è aumentato del 54,2% (+68,3% a livello organico) a 261,7 milioni (+20% vs consensus) mentre l’Ebit adjusted è balzato del 71,3% a 223,2 milioni (+22,7% vs consensus).
Gli oneri finanziari netti sono cresciuti del 28,6% a 2,7 milioni mentre gli oneri non ricorrenti sono calati da 27,4 a 6,1 milioni e sono riconducibili principalmente ad attività di ristrutturazione in fase di conclusione.
L’utile netto è più che raddoppiato 159,5 milioni, superando il consensus del 41,3%.
L’utile netto di gruppo rettificato è stato pari a 156,8 milioni, in crescita del 101,9%, escludendo rettifiche positive complessive di 2,8 milioni.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto cifra in 1.064,8 milioni, in calo di 39 milioni rispetto al 31 dicembre 2020 (1.103,8 milioni), beneficiando del cash flow positivo generato dal business.