Astaldi ha chiuso il primo semestre 2021 con ricavi pari a 833,3 milioni, in crescita del 27% circa su base annua. I ricavi sono da ricondurre per il 44% ad attività in Italia e per il restante 56% a progetti all’estero (Europa, continente americano, India e Algeria). La produzione realizzata in Italia è per lo più riconducibile all’avanzamento dei progetti legati all’alta velocità ferroviaria, ai progetti stradali e al positivo apporto dalle attività O&M.
Al 30 giugno l’Ebitda si è attestato a 25,1 milioni, in calo del 62% circa rispetto al pari periodo dello scorso anno, mentre l’Ebitda margin è stato pari al 3% (-710 punti base).
L’Ebit è risultato negativo per 7,4 milioni, rispetto all’importo positivo di 4,7 milioni al 30 giugno 2020.
La perdita di periodo del Gruppo ammonta a 90 milioni, in peggioramento rispetto alla perdita di 83,8 milioni del primo semestre 2020 e dopo aver contabilizzato una sopravvenienza attiva di 8,4 milioni da esdebitazione a livello di attività operative ad esito dell’omologazione del concordato Astaldi e di alcune sue partecipate e oneri finanziari netti ridotti da 50 a 28 milioni.
La posizione finanziaria netta è positiva per 124,6 milioni, anche se in diminuzione rispetto ai 312,4 milioni al 31 dicembre 2020.