Nel primo semestre 2021 il Gruppo Hera registra ricavi in crescita su base annua del 22,8% a 4.179,7 milioni.
Risultato cui contribuiscono in particolare il settore ambiente, con l’aumento dei rifiuti trattati e delle materie plastiche vendute, e le aree energy. In quest’ambito, si sono registrati maggiori ricavi delle attività di intermediazione, maggiori volumi di gas venduti e l’aumento del prezzo dell’energia elettrica e dell’attività di produzione, oltre all’incremento del business della gestione calore e delle attività per i servizi a valore aggiunto.
L’EBITDA sale del 10,4% a 617,9 milioni, mentre l’utile netto per gli Azionisti balza del 30% a 216,1 milioni. Una dinamica ottenuta grazie alle performance dell’area gas (+21,6% a 244,1 milioni, il 39,5% del Ebitda totale) e ambiente (+16,5% a 142,6 milioni, il 21,3% del totale).
Andamento che si amplifica a livello di Ebit salito del 16,2% a 343,6 milioni, dopo ammortamenti e accantonamenti aumentati meno che proporzionalmente a 274,3 milioni (+3,9%).
Il conto economico chiude con un utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo balzato del 30% a 216,1 milioni, dopo un tax rate sceso al 26,7% dal 27% del semestre di confronto e un contributo di 24,7 milioni degli special items, tra cui l’effetto del riallineamento fiscale di taluni avviamenti iscritti in bilancio per 46,3 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2021 cifra in 2.956,7 milioni, in calo di 270 milioni rispetto a 3.227 milioni di fine 2020.
Il rapporto debito netto/EBITDA migliora ulteriormente a 2,5x, sia rispetto al 2,87x di fine 2020 sia al 2,81x al 30 giugno dello scorso anno.
Gli investimenti operativi netti passano da 195,1 milioni a 237,4 milioni nel primo semestre 2021, in aumento di 21,7%, e si riferiscono principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture, a cui si aggiungono gli investimenti per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario.
