Giornata sottotono per i principali listini asiatici dopo la seduta in calo di ieri a Wall Street, dove il focus resta sui conti dei colossi tech e sulla riunione della Fed che si conclude oggi.
I mercati si preparano a ricevere dalla banca centrale americana eventuali indicazioni su una riduzione anticipata degli stimoli, anche se è più probabile che si debba aspettare il meeting annuale di Jackson Hole, in programma ad agosto, per avere delucidazioni in questo senso, o addirittura settembre.
Nel frattempo, se da un lato il sentiment continua a beneficiare dei segnali di crescita provenienti dalla earning season e dal continuo rimbalzo economico delle nazioni con maggiori vaccinazioni, dall’altro lato restano i dubbi su quali potrebbero essere i prossimi settori a essere colpiti dai regolatori cinesi, dopo la nuova stretta sui tecnologici e sul comparto dell’istruzione privata.
Sullo sfondo, restano le preoccupazioni legate alla diffusione della variante Delta del Covid-19, che potrebbe rallentare la ripresa dell’economia, e all’inflazione elevata.
In Cina, i media finanziari statali hanno chiesto calma dopo le forti vendite innescate dalle preoccupazioni degli investitori per l’inasprimento della regolamentazione da parte del governo.
In Giappone, a Tokyo (dove si stanno svolgendo le Olimpiadi) sono stati registrati 2.848 casi di Coronavirus.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1817 mentre il dollaro/yen si muove in area 109,80. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent a 73,86 dollari al barile (+0,5%) e il Wti a 72,08 dollari (+%). Oro a dollari l’oncia (+0,6%).
Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,4% e lo 0,7%. Ancora vendite su Hong Kong (-0,2%).
In Giappone, Nikkei (sui minimi degli ultimi sei mesi) e Topix lasciano sul terreno rispettivamente l’1,7% e l’1,2%.
Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: S&P 500 (-0,5%), Dow Jones (-0,2%) e Nasdaq (-1,2%).
