Carige – Titolo in asta di volatilità (+24%) in scia a possibili evoluzioni sul fronte M&A

Focus su Carige a Piazza Affari in scia alle possibili evoluzioni sul fronte M&A. Il titolo è fermo dalle 09:26 in asta di volatilità con un rialzo teorico del 24% a 1,15 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,5 per cento.

“Il FITD e lo Schema Volontario, con il supporto dell’advisor Deutsche Bank, stanno proseguendo le attività svolte alla cessione della partecipazione complessivamente detenuta in Banca Carige (79,99% del capitale) e alla realizzazione di una business combination con partners in grado di valorizzare le potenzialità della banca”, si legge in una nota, che aggiunge: “su alcune manifestazioni di interesse ricevute, anche parziali, sono in corso approfondimenti. Con altri potenziali bidders sono in corso costanti contatti”.

Secondo indiscrezioni riportate da MF, nelle scorse settimane si sarebbero fatti avanti alcuni fondi di private equity interessati ad asset specifici del gruppo genovese. Il quotidiano cita Bain, Centerbridge e Apollo Global Management.

Suddetti fonti avrebbero messo nel mirino determinati asset in capo a Carige, il wealth management (che fa capo a Cesare Ponti) e la Banca del Monte di Lucca.

Per quanto riguarda il possibile interesse di altre banche, secondo il quotidiano si starebbero muovendo con cautela. Nei giorni scorsi alcuni rumor avevano parlato dell’accesso alla data room da parte di Credem e Banco Bpm, da cui non sono emersi per ora elementi concreti, mentre non sarebbero arrivati segnali da Bper e Crédit Agricole, indicati dalle indiscrezioni come potenziali partner per Carige.

Secondo il giornale, non è da escludere che qualcosa possa muoversi a cavallo dell’estate, anche perché l’eventuale acquirente potrebbe beneficiare della conversione delle Dta in crediti fiscali (come previsto nel decreto “Sostegni bis” e valido fino a fine 2021), che nel caso della banca genovese potrebbe valere 1,3 miliardi.