D’Amico archivia il primo semestre con ricavi base time charter a 88,9 milioni di dollari, in diminuzione del 41% circa rispetto al primo semestre 2020.
Nel dettaglio, nel periodo la tariffa spot giornaliera media è stata di 11.355 dollari nel primo semestre 2021, rispetto a 21.238 dollari dei primi sei mesi del 2020.
I ricavi base time charter giornalieri medi totali (spot e time charter) sono stati di 13.371 dollari, in diminuzione rispetto ai 17.930 dollari nel primo semestre 2020.
L’Ebitda si è fissato a 33,1 milioni, in calo del 58%, con il relativo margine del 37,1% (-1.600 punti base).
L’Ebit ammonta a 0,4 milioni, in netto calo (-99%) rispetto al primo semestre 2020.
Il primo semestre si è chiuso con una perdita di 15,2 milioni di dollari, rispetto all’utile di 17,3 milioni nel pari periodo del 2020.
L’indebitamento netto al 30 giugno 2021 ammontava a 545,9 milioni, in lieve calo rispetto ai 561,5 milioni al 31 dicembre 2020.
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, secondo il rapporto di giugno di Clarksons, nel 2021 la domanda per il trasporto di greggio su navi cisterna dovrebbe crescere del 3,4%, mentre la domanda per trasporto di raffinati su navi cisterna dovrebbe espandersi del 7,8%, rimanendo tuttavia per entrambi i segmenti sotto i livelli del 2019 a causa dei persistenti effetti del COVID-19.
Nel secondo semestre 2021 una solida crescita economica globale, l’aumento dei tassi di vaccinazione, i livelli di mobilità in costante crescita e l’allentamento delle misure di distanziamento sociale, dovrebbero favorire una più solida domanda di petrolio a livello globale, che dovrebbe aumentare di 4,6 milioni di barili al mese rispetto ai livelli del primo semestre 2021, attestandosi a 98,7 milioni di barili al giorno.
In definitiva, i principali fattori che dovrebbero influire sui mercati dei noli di cisterne e sui risultati di D’Amico sono: la crescita dell’offerta globale di petrolio; i margini e la produzione delle raffinerie; la domanda di raffinati; la struttura dei prezzi a termine sia per il greggio che per i raffinati; il tasso di crescita della flotta di navi cisterna.