Il Gruppo Snam archivia il primo semestre 2021 con ricavi totali in crescita su base annua del 13,4% a 1.527 milioni, per effetto della crescita dei ricavi regolati (+6,7% a 1.358 milioni) e di quelli dei nuovi business della transizione energetica (più che raddoppiati a 157 milioni).
L’EBITDA adjusted sale del 5,1% a 1.163 milioni, mentre l’EBIT adjusted migliora del 4,0% a 762 milioni, a seguito di maggiori ammortamenti e svalutazioni (+7,2% a 401 milioni) per effetto principalmente dell’entrata in esercizio di nuovi asset.
L’utile netto adjusted di gruppo ammonta a 635 milioni, in aumento del 9,9% rispetto al corrispondente valore conseguito nel primo semestre 2020 (578 milioni).
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2021 cifra in 14.148 milioni, in aumento di 1.256 milioni rispetto a 12.892 milioni di fine 2020, per effetto dell’acquisizione della partecipazione in Industrie De Nora,della crescita del piano investimenti, del circolante legato allo sviluppo del business della deep renovation e per un effetto stagionale dovuto all’attività di bilanciamento.
Gli investimenti tecnici balzano del 23,9% a 566 milioni e si riferiscono essenzialmente ai settori trasporto (458 milioni) e stoccaggio di gas naturale (68 milioni). Nonostante il perdurare dell’incertezza circa l’evoluzione della pandemia, con riferimento al core business regolato, la società conferma il livello del piano investimenti annunciato per il 2021.
Guidance 2021
Benché Snam non sia in grado, ad oggi, di determinare con esattezza gli impatti derivanti dalla pandemia da Covid-19 sui target del 2021 e degli anni successivi, sulla base delle informazioni disponibili, la società prevede un impatto limitato rispetto agli obiettivi 2021 e conferma la guidance sull’utile netto di 1.170 milioni, che include il contributo di De Nora.