Nei primi sei mesi del 2021 il Gruppo Terna registra ricavi in crescita su base annua del 6,4% a 1.258,7 milioni.
Un risultato dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate (+6,7% a 1.093,4 milioni, l’86,9% del totale), unita al contributo delle Attività Non Regolate (+11,7% a 162,6 milioni, il 12,9% del totale) che riflettono in particolare il maggior apporto derivante dalle attività del Gruppo Tamini e dalla piena integrazione del Gruppo Brugg.
Nel secondo trimestre i ricavi sono cresciuti del 3,5% a 636,9 milioni.
L’EBITDA migliora del 3,9% a 910,5 milioni e riflette il miglior risultato delle Attività Regolate derivante dall’incremento della base degli asset della RTN.
L’EBITDA relativo al 2Q 2021 mostra un incremento del 3,4% a 456,9 milioni.
L’EBIT migliora del 1,9% a 584,8 milioni, a valle di ammortamenti e svalutazioni saliti del 7,7% a 325,7 milioni.
Il conto economico chiude con un utile netto di Gruppo in aumento del 1,9% a 384,6 milioni, dopo oneri finanziari netti salti del 5,1% a 41,1 milioni e un un tax rate stabile al 29%.
Nel secondo trimestre, l’utile netto di Gruppo mostra un incremento dell’1,7% a 194,2 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2021 cifra in 9,7 miliardi, in aumento dei 562 milioni rispetto a 9,2 miliardi di fine 2020, a supporto della crescita degli investimenti del periodo.
Gli Investimenti balzano del 40,6% a 601,9 milioni (428,0 milioni nel 1H20). Nel solo secondo trimestre sono stati effettuati investimenti per oltre 360 milioni (210,5 nel 2Q20, che pure aveva visto la ripartenza dei cantieri post-lockdown), il livello più alto della storia di Terna per questo periodo dell’anno.