Banca Sistema ha archiviato il primo semestre 2021 con un margine di intermediazione pari a 50,3 milioni (+9% a/a).
Il margine di interesse è salito a 38,5 milioni (+15%), per il combinato effetto di maggiori interessi attivi e minori interessi passivi. Le commissioni nette sono ammontate a 7,8 milioni (-3%).
I costi operativi sono aumentati a 30,3 milioni (+21%), a seguito soprattutto dell’acquisizione del ramo d’azienda credito su pegno da Intesa Sanpaolo nel terzo trimestre del 2020.
Tali dinamiche hanno portato a un risultato lordo di gestione pari a 20 milioni (-5,7%) e, dopo rettifiche su crediti salite a 7,8 milioni (+55%) a causa di un adeguamento di valutazione pari a 2,4 milioni relativamente ad alcune fatture incluse nel perimetro del dissesto di un ente locale e a maggiori rettifiche sulle posizioni in dissesto a seguito dell’allungamento dei tempi attesi di incasso (1,4 milioni), il periodo si è chiuso con un utile netto di 8,5 milioni (-31%).
Dal lato patrimoniale, a fine giugno 2021 i crediti verso clienti scendono a 2,8 miliardi (-7% rispetto al 31 dicembre 2020), mentre la raccolta da clientela cala a 2 miliardi (-8% rispetto a fine 2020).
Sul fronte della solidità patrimoniale, al 30 giugno 2021 il CET1 ratio si fissa al 12,2% (12,6% al 31 dicembre 2020).
La messa a disposizione di risorse pubbliche straordinarie ha creato, in alcuni comparti, alcune accelerazioni sui pagamenti che hanno avuto un impatto negativo sulla redditività del factoring.
I maggiori tempi medi dei contenziosi e delle procedure di dissesto potrebbero portare a maggiori interessi di mora contabilizzati per cassa e non per competenza.
La situazione inerente alla pandemia da Covid-19 è costantemente monitorata ed eventuali impatti a oggi non presenti verranno riflessi se necessario sulle stime di valore di recupero delle attività finanziarie.
