Nel primo semestre 2021, Fincantieri ha realizzato ricavi per 3,03 miliardi, escluse le attività passanti pari a 225 milioni, in crescita del 27,7% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno.
L’incremento dei ricavi rispecchia il positivo andamento del settore Shipbuilding (+32,5% a 2,69 miliardi escluse le attività passanti) e testimonia la piena ripresa delle attività produttive nei cantieri italiani del Gruppo che hanno recuperato i volumi persi nel 2020 a seguito del fermo produttivo indotto dal COVID-19.
Il settore Sistemi, Componenti e Servizi presenta un incremento dei ricavi (+22,8% a 481 milioni) trainato delle attività a supporto della costruzione di navi da crociera e militari, mentre il segmento Offshore e Navi speciali ha segnato un -3,5% a 220 milioni. L’andamento dei ricavi sconta l’impatto netto negativo per 15 milioni della conversione in Euro dei ricavi denominati in Dollari americani e in Corone norvegesi generati dalle controllate estere.
A livello operativo, l’Ebitda è aumentato dell’84% a 219 milioni con una marginalità escluse le attività passanti salita al 7,2% (+220 punti base), beneficiando dell’incremento dei volumi e nonostante l’aumento dei prezzi delle materie prime.
L’Ebit è più che raddoppiato a 123 milioni (+128%), con un’incidenza sui ricavi al 4,1% (+180 punti base).
Il risultato di periodo adjusted è positivo per 49 milioni rispetto alla perdita di 29 milioni del primo semestre 2020. L’utile netto, dopo oneri non ricorrenti per 53 milioni (139 milioni nel 1H20) che includono costi relativi ai contenziosi per danni da amianto per 29 milioni, gli oneri connessi al COVID-19 per 22 milioni legati all’implementazione delle misure di prevenzione adottate per garantire la salute e sicurezza del personale, oltre ad altri oneri legati ad attività non ricorrenti per 2 milioni, si è attestato a 7 milioni, rispetto alla perdita di 137 milioni dello scorso anno.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 1,62 miliardi dagli 1,06 miliardi al 31 dicembre 2020, in linea con l’andamento dei volumi di produzione sviluppati e con il piano di consegne che prevede sei unità cruise nella restante parte dell’anno.
Nei primi sei mesi del 2021, il Gruppo ha registrato nuovi ordini per 1.753 milioni rispetto a euro 1.723 milioni del corrispondente periodo del 2020, con un book-to-bill ratio (nuovi ordini/ricavi) pari a 0,6 (0,7 al 30 giugno 2020).
Il carico di lavoro complessivo del Gruppo ha raggiunto al 30 giugno 2021 il livello di 37 miliardi, di cui 27,6 miliardi di backlog (28 miliardi al 30 giugno 2020) e 9,4 miliardi di soft backlog (9,9 miliardi al 30 giugno 2020) con uno sviluppo delle commesse in portafoglio previsto fino al 2029. Il backlog ed il carico di lavoro complessivo garantiscono rispettivamente circa 5,3 e circa 7,1 anni di lavoro se rapportati ai ricavi sviluppati nell’esercizio 2020, escluse le attività passanti.
Confermata, infine, la guidance 2021, che prevede ricavi in aumento di oltre il 25% ed Ebitda margin al 7% che sconta il trend crescente dei prezzi delle materie prime.